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San Giovanni

Tipologia: Torre costiera
Periodo/Età: 1605
Stato di Conservazione: Elevato
Accessibilità: Ottima
Fruibilità: No
Condizione Giuridica/Proprietà: Comunale
Altitudine: 2 m. s.l.m.
Bibliografia: E. Altara, Guida alle Torri Costiere della Sardegna. 1000 anni d’incursioni barbaresche, Editore Calosci, Cortona 2007, p.108 S. (ivi bibliografia precedente); AA.VV., La grande Enciclopedia della Sardegna, s.v. "torri costiere", Editoriale La Nuova Sardegna, Moncalieri (TO) 2007, vol.9, p.477 n.69

È la prima torre che s'incontra procedendo verso sud sulla costa orientale della Sardegna. Così detta dalla vicina chiesetta campestre di S. Giovanni, era anticamente denominata "Torre del Porto di Posada" in quanto presso l'ancoraggio nel piccolo seno presso la spiaggia venivano imbarcate derrate di vario genere, soprattutto carbonella e la galena estratta dalle antiche miniere di Lula e da qui trasportata nel secolo scorso sino all'approdo della Caletta, lungo una strada costruita nel 1867 dalla società francese concessionaria. La torre giace su una frastagliata costiera granitica presso la battigia, vicino alla base della diga a protezione dell'attuale porto, in vista della torre di S. Lucia e Capo Comino a sud e di Punta La Batteria, sino all'isola di Tavolara verso nord. Realizzata nel 1605 con blocchi di granito, si presenta con la base conica alta in media m 4,00 sulla quale è raccordato un torrione cilindrico di m. 6,40 separato da un cordolo formato da scaglie di scisto poste verticalmente. La parte inferiore, o opera morta, è riempita di sabbia. L'altezza totale è di m 11,50, la circonferenza basale di m. 24,90 il suo diametro esterno di m. 7,90 e quello della camera interna di m. 4 ,40. I muri hanno une spessore variabile di circa un metro. L'ingresso, di cm 190 x 80 posto a m. 5,20 dal suolo, architravato con tronchi di ginepro, è volto in direzione per 255° ed era accessibile tramite una scala retrattile. Al di sopra si ergeva sino a pochi anni fa una caditoia in muratura, purtroppo lasciata crollare per incuria, che risultava l'unica di tal genere ancora in opera di tutte le altre torri costiere. Ne rimangono alcuni spezzoni lignei della originaria struttura. A metà altezza della sezione cilindrica si osservavano una coppia di piccole feritoie verticali volte a 297°, altre due analoghe per 332°, altre due dirette a 78° e a 188°, la maggior parte delle quali risulta oggi occlusa per i recenti restauri. La cortina del terrazzo risulta quasi intatta. Abbandonata entro il 1720 fu riattata nel 1792-93 per far fronte al tentativo di sbarco francese e poi definitivamente abbandonata. Un recente restauro ha restituito alla torre la sua originaria integrità, pur celando alla vista, a causa di una massiccia intonacatura, gli elementi di scisto del cordolo che costituivano un piacevole aspetto decorativo. Il suo compito principale, oltre a quello di svolgere funzioni doganali e di controllo sanitario, era il presidio del porto di Posada i cui abitanti, in caso di attacco, si rifugiavano nel munito castello giudicale della Fava, eretto nel XII secolo, del quale oggi rimangono resti delle cortine e della torre quadrata già da tempo restaurata.

Comune: Posada (NU) | Regione: Sardegna | Localizza sulla mappa
Torre costiera di San Giovanni
Torre costiera di San Giovanni
(foto di: archivio Parco Naturale Regionale di Tepilora)
 
Torre costiera di San Giovanni
Torre costiera di San Giovanni
(foto di: archivio Parco Naturale Regionale di Tepilora)
 
Torre costiera di San Giovanni
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(foto di: archivio Parco Naturale Regionale di Tepilora)
 
Torre costiera di San Giovanni
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(foto di: archivio Parco Naturale Regionale di Tepilora)
 
Torre costiera di San Giovanni
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(foto di: archivio Parco Naturale Regionale di Tepilora)
 
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