Logo del Parco
Condividi
Home » Vivere il parco

Produzioni locali

La produzione tipica dell'agroalimentare, costituisce senz'altro una peculiarità di questo territorio e quindi una gradevole esperienza per i visitatori, attraverso la quale si ha la possibilità di condividere l'armonia uomo-natura, pienamente rappresentata dai prodotti del luogo.

La cucina locale vanta un'antica e costante tradizione di genuinità; l'accurata preparazione delle pietanze e la qualità dei prodotti che il pascolo e l'agricoltura offrono, rendono anche le portate più semplici, speciali e particolari.
Tra i piatti caratteristici ricordiamo alcuni tipi di pasta di semola di grano duro quali sos maccarrones de erritu (fatti con un ferretto), de poddighe (fatti con il pollice, ndr i gnocchetti sardi), su pistizone (la fregola sarda), sos gurugliones (i ravioli) chin recotu e chin casu (ricotta e formaggio), le carni di pecora, capra e maiale cotte alla brace, bollite o in umido.
I prodotti tipici sono fortemente legati alla tradizione pastorale e alla transumanza, come su pane carasatu e su pane guttiatu: il pane quotidiano funzionale, leggero da trasportare e facile da conservare. Su coccone e su cocconeddu sono invece pani di semola di grano duro a pasta dolce, la cui preparazione è legata alle feste e alle ricorrenze religiose.
La varietà del territorio si rivela anche nelle numerose e ottime qualità di miele, formaggio e marmellate di frutta.
La tradizione locale è inoltre ricca di dolci: sas origliettas e s'arantzata preparate per occasioni speciali come i battesimi e i matrimoni: le prime si ottengono da un impasto di uova e semola, fritto nell'olio e ripassato nel miele, mentre la seconda è un croccante con scorzette di arance, mandorle e miele. Sas seatas è una pasta ripiena di formaggio pecorino fresco, talvolta aromatizzata con la scorza di limone o di arancia grattugiata, fritta in olio di semi e poi ricoperta di zucchero o di miele: nasce come primo piatto, ma oramai è considerata un dolce. Sas casatinas vengono preparate nel periodo pasquale: un fondo di pasta fina ripieno di formaggio fresco fatto inacidire, al quale talvolta è aggiunta scorza d'arancia grattugiata e/o zucchero.
E per concludere, il vino cannonatu e squisiti liquori come il mirto, il limoncello e il liquore di pompìa, agrume endemico simile ad un grosso cedro, con il quale si preparano anche ottimi dolci.
L'aspetto e l'atmosfera che si respirano in questi territori raccontano una storia antica, fatta di tradizioni forti, di arti e di mestieri che si tramandano da generazioni e che tratteggiano il carattere tenace delle popolazioni locali, dedite all'agricoltura, alla pastorizia e ad attività artigianali come la lavorazione della ceramica, del vetro, della pelle, della pietra e del legno.

© 2024 - Parco Naturale Regionale di Tepilora
Via Attilio Deffenu, 69 - 08021 Bitti (NU)
Tel 0784/1650049 - Email: protocollo@parcoditepilora.it
Partita IVA: 01465970919 - Posta certificata