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Tipologia: Insediamento nuragico
Periodo/Età: Età Bronzo Medio-Recente-Finale
Stato di Conservazione: Distrutto
Accessibilità: Scarsa
Fruibilità: Si
Condizione Giuridica/Proprietà: Comunale
Altitudine: 525 m. s.l.m.
Bibliografia: Paolo Melis (a cura di), “Lodè. Testimonianze archeologiche”, Ed. Nuova Stampa Color, Muros (SS) 2009, p.118 s. (ivi bibliografia precedente).
L’insediamento di Sa Ichedda, nell’area di Sas Seddas, è situato in una posizione strategica, su una sella a dominio di due vallate solcate da due torrenti: il Rio S'Ozzastro ed il Rio Badde Manna. La posizione sembrerebbe ideale per la localizzazione di un nuraghe, e tuttavia nel sito non è presente alcuna struttura (a parte alcuni resti di capanni che ci sembrano essere recenti); si tratta dunque di un insediamento che è difeso naturalmente dalla conformazione morfologica del sito, e che svolge ugualmente le sue funzioni di controllo e difesa del territorio. L'attribuzione cronologica dell'insediamento è sicuramente nuragica, con al più una lieve anticipazione all'epoca "protonuragica" (Bronzo Medio): un insediamento, quindi, da mettere in relazione con le arcaiche tombe di giganti di Sas Seddas, al pari di quello di Pinnetta Farris.
I materiali ceramici raccolti in questo sito sono particolarmente copiosi e significativi, offrendo un campionario piuttosto interessante del repertorio vascolare nuragico. Si segnalano ben due frammenti di tegame o spiana con decorazione ottenuta tramite l'impressione di una stuoia intrecciata: un tipo di ceramica che ci porta al Bronzo Medio, anche se la si può ritrovare in contesti più tardi. Al Bronzo Medio rimanda anche un frammento di ansa a nastro a gomito. Numerosi i frammenti di tegami e di teglie. Fra le altre forme, si segnala anche un frammento di un coperchio, con attacco della maniglia, ed un frammento di ciotola con una presina a lingua.