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Su Nuragheddu

Tipologia: Nuraghe
Periodo/Età: Età Bronzo Medio-Recente-Finale
Stato di Conservazione: Tracce
Accessibilità: Scarsa
Fruibilità: Si
Condizione Giuridica/Proprietà: Comunale
Altitudine: 150 m. s.l.m.
Bibliografia: Paolo Melis (a cura di), “Lodè. Testimonianze archeologiche”, Ed. Nuova Stampa Color, Muros (SS) 2009, p.58 s. (ivi bibliografia precedente).

Purtroppo anche le “evidenti tracce”, che nel 1933 il Taramelli poteva ancora scorgere, sono oggi scomparse quasi del tutto, a causa di una distruzione piuttosto recente dovuta alla solita opera di “bonifica”. Il nuraghe, del quale anziani contadini del luogo asserivano che alcuni decenni or sono fosse ancora integra ed agibile la porta, è ridotto oggi ad un cumulo informe di pietre granitiche, sulla cima di una collina che a Nord-Est digrada, in forte pendenza, verso la valle del Rio Posada, su cui la torre vigilava in corrispondenza di una stretta ansa del fiume.
Nel lato Nord, fra la vegetazione, sembra di potersi distinguere un brevissimo tratto di paramento murario, su due filari di pietre al massimo; a parte ciò, null’altro (a parte la testimonianza del Taramelli e lo stesso toponimo di “Su Nuraghe”) sembrerebbe indicare la presenza di un insediamento nuragico. Fortunatamente, ci conforta la presenza di abbondante materiale ceramico, nella terra smossa dai mezzi meccanici a breve distanza dal nuraghe, ove probabilmente si estendeva un villaggio. Si tratta di frammenti di vasi nuragici, soprattutto pertinenti a tegami o teglie: tipiche forme dell’Età del Bronzo. Fra i materiali raccolti, si segnalano un frammento di grossa ansa a nastro a gomito (Bronzo Medio) ed un frammento di vaso (scodella?) che pare recare tracce di una nervatura verticale in rilievo poco sotto l'orlo: una decorazione che richiama lo stile della fasec.d. "Sa Turricula", del Bronzo Medio 1, anche se il reperto e molto frammentario e controverso. Se confermata una simile attribuzione cronologica, allora il "nuraghe" Su Nuragheddu avrebbe potuto essere, in realtà, un protonuraghe.
Da segnalare che la località di “Sa Taula”, in realtà, non corrisponde a quella ove sorgeva il nuraghe Su Nuragheddu. Va anche precisato che l’errore, in realtà, non fu del Taramelli, ma del La Marmora, che nel suo “Voyage en Sardaigne” (1839-40), elencando i nuraghi dei vari comuni della Sardegna, alla voce “Lodè” annoverava due monumenti: N. de sa Mela e de sa Taula. In una nota, a proposito di quest’ultimo, sottolineava come “questo nome di N. della tavola potrebbe indicare un altare: noi non l’abbiamo visitato”. Anche l’Angius, nel “Dizionario” del Casalis, cita il nuraghe Sa Taula assieme a quello di SaMela, con maggiori dettagli, rivelandosi quindi come la vera fonte del La Marmora.

Comune: Lodè (NU) | Regione: Sardegna | Localizza sulla mappa
Nuraghe Su Nuragheddu
Nuraghe Su Nuragheddu
(foto di: archivio Parco Naturale Regionale di Tepilora)
 
Nuraghe Su Nuragheddu
Nuraghe Su Nuragheddu
(foto di: archivio Parco Naturale Regionale di Tepilora)
 
Nuraghe Su Nuragheddu
Nuraghe Su Nuragheddu
(foto di: archivio Parco Naturale Regionale di Tepilora)
 
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