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Tomba S'Ascusorgiu

Tipologia: Tomba dei Giganti
Periodo/Età: Nuragico
Stato di Conservazione: Parzialmente elevato
Accessibilità: Scarsa
Fruibilità: No
Condizione Giuridica/Proprietà: Privato
Altitudine: 565 m. s.l.m.
Bibliografia: Inedito

La tomba è ubicata nell’ampio pianoro sommitale di un basso dosso collinare, a quota 567 m circa s.l.m., ad una distanza di circa 250 m in direzione NE, dal nuraghe Ghellai; l’area circostante il monumento è utilizzata a pascolo-arativo e proprio l’aratura ciclica del terreno ha contribuito in maniera determinante al degrado della struttura tombale, provocando la dispersione degli elevati pertinenti al corpo di rifascio absidato e a buona parte dell’esedra, e l’interro parziale delle porzioni residue.Della tomba, orientata ad E, sono attualmente visibili l’intero corridoio funerario, privo della copertura e interessato in parte da un esteso scavo clandestino, e alcuni tratti dell’esedra; le strutture di superficie restituiscono per il monumento una lunghezza complessiva apprezzabile di m 12 circa.
Il braccio Nord dell’esedra è conservato per una lunghezza di m 5 circa (spess. m 1,74) e per un elevato a vista sul piano di campagna di altezza variabile da m 0,05 (per 1 filare appena affiorante) a m 0,45 (pari a 1 filare); il braccio Sud residua per una lunghezza di m 2,65 circa (spess. m 1,70 circa) e per un elevato di altezza max. pari a m 0,30 circa (per 1 filare parzialmente a vista); le porzioni superstiti restituiscono una corda apprezzabile di m 9,40 circa. L’opera muraria appare realizzata mediante impiego di conci di granito di dimensioni medio grandi, dal taglio abbastanza curato e regolare, disposti originariamente su filari sovrapposti; le strutture residue relative all’esedra, soprattutto in corrispondenza dei paramenti Est, risultano parzialmente occultate dal cumulo di risulta costituito dall’originaria sedimentazione archeologica del vano funerario, sconvolta e rovesciata all’esterno dagli scavatori clandestini.Il corridoio funerario, a pianta rettangolare/sub-trapezoidale (lungh. m 7,50; largh. ai paramenti interni m 0,81 /0,95; largh. ai paramenti esterni m 4,00/4,05 circa; spess. murari m 1,50/1,60 circa), è preceduto da un portello parzialmente conservato, a luce probabilmente rettangolare (alt. residua m 0,66; largh. m 0,52; prof. m 0,91/0,98), individuato da conci lievemente aggettanti rispetto al filo delle pareti del vano funebre. Il tessuto murario della stretta camera funeraria è realizzato in conci di granito di medie dimensioni (1ungh. m 0,50/0,83; alt. m 0,40/0,63; spess. max. apprezzabile m 0,36/0,40), a contorno regolare e con faccia a vista accuratamente tagliata in modo da risultare pressoché rettilinea; gli alzati dei paramenti interni si conservano a vista per un’altezza residua variabile da m 0,05, per un filare appena affiorante (parete S), a m 0,63, per 1 filare (parete N). Il paramento esterno del lato S residua per una lunghezza di soli m 2,85, per un totale di 4 conci.Il corridoio funerario è concluso alla sua estremità Ovest da una grande lastra di fondo (lungh. m 1,50; alt. m 0,51; spess. max. m 0,30) con faccia esterna a profilo accentuatamente curvilineo; alla base della lastra di fondo è visibile un grande elemento lastriforme frammentario, pertinente ad un bancone o, dubitativamente, ad un piano pavimentale lastricato.

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