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Tipologia: Area Fortificata
Periodo/Età: Nuragico
Stato di Conservazione: Elevato
Accessibilità: Scarsa
Fruibilità: Si
Condizione Giuridica/Proprietà: Comunale
Altitudine: 450 m. s.l.m.
Bibliografia: Inedito
Il monumento è ubicato a quota 475 m circa, s.l.m., in posizione dominante (da O) la sella che raccorda le due cime centrali del Tepilora e con ampia visuale sul versante S del monte e sul fondovalle di Conca ‘e Garalu. Il corpo edilizio superstite, edificato a protezione ulteriore di una piccola area pianeggiante (dimensioni max. m 13 x 7,20 circa) già naturalmente assai munita, appare articolato in due distinte strutture murarie, sviluppate in versante lungo la medesima linea di quota e raccordate ad aspri spuntoni granitici, in modo da tamponare gli esigui varchi presenti nella parete rocciosa quasi verticale. Il tratto settentrionale della cortina muraria (lungh. m 8,80 circa; alt. max. m 3,20 per 8 filari; spessore non determinabile), con andamento pressoché rettilineo, presenta un orientamento SE>NO, mentre quello meridionale (lungh. m 2,30; alt. max. m 3,20 per 6 filari; spess. m 1,10), anch’esso quasi rettilineo, è orientato esattamente S>N; la tessitura muraria presenta una trama piuttosto irregolare dovuta verosimilmente alla necessità di adattare l’opera edilizia alla superficie quanto mai accidentata del piano di posa roccioso. Il materiale lapideo impiegato è costituito da conci di granito locale, appena sbozzati e di dimensioni assai varie: da medio-piccole a davvero cospicue. La piccola area pianeggiante, protetta dall’opera difensiva a E ed E/SE, non presenta, apparentemente, lungo il margine S alcuna traccia di struttura muraria mentre, ad O e a N, appare delimitata dalla parete quasi verticale dell’incombente guglia granitica; la superficie, interessata da vari episodi di crollo prodotti dal disfacimento del sovrastante versante roccioso, mostra evidenti tracce di scasso clandestino con materiale ceramico d’impasto decontestuato tra cui, in particolare, un’ansa a gomito rovescio con decorazione a file di grossi punti impressi, databile all’orizzonte bronzo finale-prima età del ferro.