Pranu 'e Cheddai

Tipologia: Area Funeraria
Periodo/Età: Romano
Stato di Conservazione: Tracce
Accessibilità: Scarsa
Fruibilità: No
Condizione Giuridica/Proprietà: Privato
Altitudine: 754 m. s.l.m.
Bibliografia: Inedito

In località Pranu ‘e Cheddai, a breve distanza (m 250 circa in direzione N/NE) dal nuraghe Cheddai, grazie ad una puntuale segnalazione, è stato possibile compiere la ricognizione autoptica di una probabile struttura funeraria, completamente sconvolta da un distruttivo intervento di scasso clandestino, e recuperare al contempo, nel terreno di risulta, sporadici elementi del corredo funebre sfuggiti agli scavatori abusivi. Il monumento, di tipologia e planimetria non più determinabili, è ubicato a quota 750/755 m circa s.l.m., in un’area a fitta copertura vegetale spontanea e punteggiata da affioramenti granitici, posta all’estremità orientale dell’altopiano, quasi a ridosso del ciglione granitico affacciato sullo stretto fondovalle, profondamente incassato, del Riu dell’Annunziata. Della struttura originaria residuano attualmente a vista un enorme lastrone granitico di forma grossomodo rettangolare/sub-trapezoidale (lungh. m 2,20; largh. m 1,10-1,70; spess. m 0,15/0,28), verosimilmente l’elemento di copertura, e, forse, un brevissimo brano murario quasi rettilineo (lungh. m 1,10; alt. m 0,35 per 2 filari; spessore non determinabile), orientato grossomodo SO>NE e realizzato con conci di granito di dimensioni per lo più medio-piccole. A ridosso di tali esigui resti monumentali, si osserva in superficie abbondante materiale lapideo decontestuato, pertinente originariamente alle strutture antiche e ora rovesciato caoticamente sul terreno. Nei materiali di risulta dello scasso si recuperano due frammenti minuti di probabile balsamario in vetro soffiato trasparente, alcuni frammentini di ceramica acroma tornita e 12 vaghi di collana in pasta vitrea, integri o frammentari, di forme (a corpo lenticolare, biconico, tronco-piramidale, cilindrico) e colori (verde, azzurro, blu, blu-elettrico) diversi; questi pochi elementi di cultura materiale sembrerebbero far risalire ad epoca romana almeno una fase di utilizzo della struttura funeraria.