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PREVENZIONE E GESTIONE INCENDI. PRIMI RISULTATI DEL PROGETTO SILVANUS TRA PARCO DI TEPILORA, PROTEZIONE CIVILE, FORESTAS, CFVA, CEAS E PARTNER INTERNAZIONALI

( Bitti, 21 Novembre 2023 )

Bitti, 21 novembre 2023 – È stato un incontro all’insegna della condivisione e dell’ascolto sulle buone pratiche già utilizzate in Sardegna e da importare da altre realtà dell’Unione europea quello che si è tenuto a Bitti, nei giorni scorsi, in cui si è fatto un primo bilancio del progetto Silvanus dedicato alla prevenzione e alla gestione degli incendi nei territori del Parco di Tepilora. A partecipare ai lavori, in presenza o in remoto, i diversi attori coinvolti nel programma: dai rappresentanti dell’Ente Parco, per cui hanno fatto gli onori di casa la direttrice Marianna Mossa e la responsabile del progetto Loredana Mulas, e della Protezione civile regionale, i vertici provinciali dell’agenzia Forestas, del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, e poi una delegazione dei quattro Ceas dell’area protetta (Posada, Torpè, Lodè, Bitti) e infine i partner nazionali e internazionali.

Silvanus. Il progetto Silvanus, finanziato dal programma Europeo Horizon 2020 Green Deal, ha l'obiettivo di realizzare una piattaforma di gestione forestale ecosostenibile e resiliente, con il fine di combattere la diffusione degli incendi boschivi, soddisfare le esigenze di utilizzo efficiente delle risorse, e rigenerare il paesaggio, fornendo protezione contro le minacce di incendi a livello globale. Come illustrato da Fincons, partner del progetto, tale piattaforma ha lo scopo di monitorare in modo efficiente le risorse forestali, valutare la biodiversità, generare indicatori di rischio di incendio più accurati e promuovere la conoscenza delle norme di sicurezza tra la popolazione locale interessata dal fenomeno attraverso campagne di sensibilizzazione. Le attività si articolano in tre fasi: prevenzione, rilevamento incendi e risanamento delle aree boschive colpite.

La prevenzione. Le relazioni illustrate durante i lavori hanno tutte messo in evidenza quanto sia importante costruire dei progetti di prevenzione che coinvolgano i portatori di interesse in un gioco di squadra indispensabile per mettere in sicurezza boschi, pascoli e quindi i paesaggi dell’Isola che ogni estate vengono attraversati da roghi capaci di divorare migliaia e migliaia di ettari. Un'azione che deve coinvolgere anche i volontari gestiti dai comuni e dalla protezione civile, le compagnie barracellari, gli agricoltori che più di tutti conoscono i territori e hanno il maggior interesse perché si governino bene prevenzione e contrasto dei roghi.

Rilevamento. Ecco che alle attività già note, dove operano soprattutto Forestas e CFVA, con le attività di monitoraggio, rilevazione e segnalazione degli incendi attraverso le vedette dislocate nei territori, si rendono sempre più interessanti le nuove tecnologie attraverso cui aggiornare e rendere più efficienti tali azioni di primo contrasto. In particolare, Silvanus cercherà di contribuire alla lotta agli incendi attraverso l'integrazione di una struttura di elaborazione di big-data in grado di analizzare varie fonti come modelli climatici, dati meteorologici e strumenti di osservazione della terra, portando allo sviluppo di modelli intelligenti sull’accensione degli incendi. Tali modelli saranno inoltre integrati con l'uso di sensori ambientali in situ e soluzioni di immagini multispettrali per sviluppare un programma avanzato di rilevamento e risposta. Silvanus introdurrà anche tecnologie di sensori che utilizzano un'infrastruttura di comunicazione wireless attraverso il coordinamento di veicoli aerei senza pilota e robot terrestri automatizzati per coordinare la risposta dei primi soccorritori. Il ruolo dei droni può essere uno strumento notevolmente innovativo nell’integrare le attività di segnalazione soprattutto perché, se ben coordinati con le centrali operative regionali, possono garantire una costante osservazione di enormi superfici, coprendo luoghi che difficilmente possono essere raggiunti dalle squadre a terra e dalle vedette. Se da un lato la macchina antincendio regionale deve intervenire per prevenire e contrastare le fiamme che possono colpire boschi, aziende agricole e allevamenti, dall’altro è necessario assicurare l’incolumità delle persone che spesso raggiungono situazioni di pericolo elevate in aree abitate nelle campagne. I lavori di Bitti hanno affrontato, come caso studio, anche i roghi che la scorsa estate hanno interessato i territori di Posada e Siniscola, con oltre 700ettari percorsi dalle fiamme anche all’interno del Parco di Tepilora lungo le zone umide del Rio Posada, che hanno raggiunto i centri abitati, dove oltre 600 persone sono state evacuate. Nell’area protetta circa il 60% degli incendi, segnalati da quando è nato il Parco nel 2014, sono di origine dolosa, il 5% accidentale e il 35% involontaria e accidentale (mozziconi di sigaretta, rimozione di resti vegetali, stoppie bruciate).

Risanamento. Ultimo passaggio riguarda il risanamento e la rigenerazione delle aree percorse da incendio dove un lavoro importante, nelle terre pubbliche, svolge il personale dei cantieri di Forestas anche in collaborazione con i Centri di educazione ambientale che, spesso, coinvolgono gli alunni delle scuole primarie e secondarie del territorio. Ed è proprio con le scuole e con la sensibilizzazione promossa in questi anni con i più giovani che si stanno sviluppando diverse attività formative sulla prevenzione e sulla messa a dimora di nuove piante della macchia mediterranea.

PREVENZIONE E GESTIONE INCENDI. PRIMI RISULTATI DEL PROGETTO SILVANUS TRA PARCO DI TEPILORA, PROTEZIONE CIVILE, FORESTAS, CFVA, CEAS E PARTNER INTERNAZIONALI
PREVENZIONE E GESTIONE INCENDI. PRIMI RISULTATI DEL PROGETTO SILVANUS TRA PARCO DI TEPILORA, PROTEZIONE CIVILE, FORESTAS, CFVA, CEAS E PARTNER INTERNAZIONALI
 
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